Albero Archetipo, il Mito Individuale

Domenica 21 Giugno 2020

Il Giardino di Tara, Località San Martino, Riparbella

Albero Archetipo, ovvero il Mito Individuale

Conducono: Mila de Franco. Biologa, Counselor Olistica, Forest Therapist Immaginale, e Primiana Leonardini Pieri, Psicologa, Psicoterapeuta, Nature Therapist

Quando:  Domenica 21 Giugno 2020, dalle 15.00 alle 21.00

Dove: Il Giardino di Tara, Riparbella

Ritrovo: ore 15.00 al Giardino di Tara

Costo: €35,00 a persona +  €8,00 apericena di saluto
Chi lo desidera potrà trattenersi ancora un pò tra gli Alberi del Giardino.

Prenotazione obbligatoria entro il 18/06/2020.

Massimo 12 partecipanti.

Informazioni e prenotazioni: Primiana: 3495508509 (se non rispondo mandate sms) agricolalemacchie@gmail.com
info@boscomedicina.com - Mila: 3485901163; Il Giardino di Tara  340 295 3961

Utilizzeremo questa esperienza per ossigenare corpo e spirito e rigenerare le nostre forze interiori.

"La vita notturna degli alberi" Salani Editore

Albero Archetipo, ovvero il Mito Individuale


Siamo eroi e vittime del nostro Mito, in parte costruito autonomamente, ma in gran parte ereditato dalle storie e dai mandati familiari. Riappropriarsi del proprio destino, della propria vita, significa anche ripercorrere questo Mito, svelarne gli intenti resi invisibili dal tempo e scoprirne i segreti.


Nel giorno intenso che ci invita al Cambiamento, che coincide quest'anno con il Novilunio e un'eclissi parziale, ci prepariamo alla centratura e al rinnovamento interiore, per donarci alla Vita con sensibilità, risorse, comprensioni ed energie rinnovate.

Mila De Franco, con la delicatezza che la contraddistingue, ci guiderà e accompagnerà in questo viaggio.

A me il compito di affiancare e ritmare, alleata di ogni esploratore, di ogni esploratrice.

L'Albero nella Verità
L'Albero in relazione all''Infinito

Con queste parole Mila ci invita:

Una botanica che mette in scena il mondo naturale delle immagini che vogliono essere sentite, viste, approcciate come linguaggio dell‘anima. Alberi come archetipi che racchiudono miti, che rivelano aspetti simbolici rappresentati nelle loro caratteristiche botaniche e morfologiche a cui ci si può riferire per riscoprire significati simbolici universali che si incarnano e si esprimono nella vita di ognuno. L’archetipo come impronta originale delle nostre esperienze. Noi siamo un miscuglio di archetipi che declinano una storia. Riconoscere, dialogare con l’archetipo facilita il riappropriarsi del destino. Il sacro si affaccia nel contatto e nel rapporto con l’albero immaginale, emerso dal nostro sentire sulla soglia tra sogno e veglia.

Nella ecologia profonda dell’anima, la natura si dona e noi impariamo da lei la relazione d’amore del donarsi. L’albero si da incondizionatamente in contatto con il mondo sotterraneo e quello del cielo, rivelando ad ognuno di noi come essere creatori, attivi e consapevoli, nel raggiungimento della qualità della vita, che tutti desideriamo.


 

Da Rodolfo quarto priore di Camaldoli (dal 1074 al 1089) è nata una pagina unica in tutta la tradizione monastica, straordinariamente affine al pensiero odierno per una botanica non solo morfologica ma capace di accedere al linguaggio dell’anima. In queste pagine Rodolfo descrive sette alberi, ricavati dalla narrazione biblica (Is.41,19), secondo le loro caratteristiche botaniche e simboliche a loro attribuite, avvicinando le virtù dei monaci a quelle degli alberi. Questo atto è la nascita di una ecologia che mette il rapporto Uomo-Ambiente in una realtà condivisibile in modo esistenziale.

Sarà anche questo scritto oggetto di lettura e riflessione. 

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