Forest Bathing: bastano 15 minuti per i primi cambiamenti!

Una recente ricerca in cui mi sono imbattuta, pubblicata il 15 gennaio 2019 su "International Journal of Environmental Research and Public Health", realizzata in Giappone, evidenzia gli effetti positivi sia organici che psicologici su giovani donne di una breve passeggiata in area boscata rispetto a una breve passeggiata in area urbana.

Tra il gruppo di ricercatori compare Yoshifumi Miyazaki, uno dei più importanti ricercatori giapponesi che si è occupato di esplorare scientificamente i benefici dello Shinrin-Yoku, la pratica tradizionale Giapponese di Immersione Forestale o Bagno di Foresta.

La mole di risultati ben documentati dalle ricerche ha valso la nascita del termine Forest Therapy, Terapia Forestale e Medicina Forestale; questo si riferisce ai dati comprovati secondo cui l’immersione forestale, in funzione di come venga articolata, può ottenere effetti medici importanti. In Giappone la Medicina Forestale è riconosciuta a tutti gli effetti e può essere prescritta dai medici, oltre chè praticata spontaneamente da chi lo desidera.

Sono state dunque realizzate molte ricerche per indagare il tipo e l'intensità degli effetti in base a durata e tipologia del Forest Bathing, in modo da fornire indicazioni utili per la predisposizione dei protocolli terapeutici di Medicina Forestale (Forest Therapy).

In questa ricerca gli studiosi hanno voluto concentrare la loro attenzione su giovani donne (visto che la maggior parte delle ricerche analitiche ha coinvolto in maggioranza uomini) andando a vedere se anche una breve e tranquilla passeggiata di 15 minuti poteva evidenziare effetti rilevabili dagli strumenti di misurazione fisiologica e psicologica, confrontata a una stessa passeggiata di 15 minuti in ambiente urbano.

La ricerca ha coinvolto 72 ragazze tra i 20 e i 23 anni, che, suddivise casualmente in piccoli gruppi, venivano invitate a camminare tranquillamente per 15 minuti in un area forestale e, il giorno dopo, in un area urbana, o viceversa, con l'indicazione di "camminare al proprio ritmo".

Nell'immagine di seguito due esempi di siti sperimentali utilizzati:

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Le rilevazioni fisiologiche hanno riguardato: durante la passeggiata, frequenza e variabilità del battito cardiaco (HRV, HF, LF, LF/HF; parametri indicatori dell'attivazione del sistema nervoso autonomo e in particolare delle oscillazioni tra sistema parasimpatico e ortosimpatico, detto anche simpatico); prima e dopo: pressione sistolica e distolica; pressione al polso.

Le rilevazioni psicologiche hanno riguardato l'auto percezione di benessere/malessere e vigoria; la misura degli stati d'ansia e delle oscillazioni dell'umore, con questionari standardizzati e validati.

I risultati hanno evidenziato un netto aumento dell'attività parasimpatica durante la passeggiata in area boscata, mentre durante quella in area urbana ha prevalso l'attività del sistema simpatico.

Questo aspetto è di particolare importanza, poichè  il rapporto fra il sistema nervoso simpatico e parasimpatico è indicativo dei livelli di stress cui il nostro organismo è sottoposto.

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Nella vita quotidiana siamo sottoposti a una miriade di stimoli potenzialmente stressogeni, sia reali che immaginari, e questo produce una grande attività del Sistema Simpatico. Tale attività è logorante, e nel medio-lungo periodo può dare origine a una serie di disturbi e disfunzioni tanto più grave quanto più è prolungata e intensa la sua attivazione e carente quella del Sistema Parasimpatico.
La maggior parte degli interventi di riequilibrio deve quindi attivare il Sistema Parasimpatico e abbassare il Simpatico.

La frequenza del polso dopo la camminata in area urbana, pur alla stessa velocità di quella in area boscata, è risultata più alta rispetto a quella rilevata dopo la passeggiata in area boscata.

La percezione di comfort, vigore, benessere e stato d'animo positivo sono risultati significativamente più alti dopo la passeggiata in area boscata, e significativamente più bassi i livelli d'ansia rispetto a dopo la passeggiata in area urbana.

Come dire: quando camminiamo in città, semplicemente, e senza che altre variabili significative intervengano, anche se non ce ne accorgiamo, accadono queste cose: il nostro Sistema Simpatico è acceso; i nostri livelli d'ansia tendono ad aumentare; il nostro umore diventa più fragile (sarà per questo che poi ci viene la smania di acquistare la qualsiasi? Per sollevarci l'umore che scivola?); le nostre energie si esauriscono più facilmente.

Quando camminiamo nella natura, basta un quarto d'ora per attivare i processi contrari.

In conclusione, lo studio ha evidenziato come anche brevi passeggiate nel verde hanno indotto una distensione fisiologica e psicologica in giovani donne sane chiaramente misurabile e significativa.

Naturalmente, risultati come quelli evidenziati dallo studio in oggetto, per essere mantenuti nel tempo devono essere reiterati: la passeggiata và fatta due, tre, quattro volte a settimana.

Ho voluto condividere con Voi questa ricerca per evidenziare almeno tre aspetti secondo me molto importanti.

  • Il primo, riguarda quanto anche piccole abitudini quotidiane come una breve e rilassata passeggiata in un parco, possano partecipare al mantenimento della buona salute fisica e psicologica, stimolando il riequilibrio fisiologico, l'energia e il buon umore.

Le parole dei ricercatori sono chiare: "gli abitanti delle città attuali hanno il 39% di probabilità in più di incorrere in disturbi dell’umore e il 21% in più di soffrire di disturbi d’ansia rispetto a chi vive in aree rurali, ed hanno maggiori prescrizioni di psicofarmaci per ansia, depressione e psicosi.
Per questo, i benefici psicologici del frequentare ambienti boschivi, ha una significatività clinica importante, e ci aspettiamo che gli ambienti forestali possano svolgere sempre di più un ruolo importante nella tutela e nella promozione della salute mentale.
I risultati di questo studio forniscono l’evidenza che camminare in un ambiente boschivo induce nelle giovani donne un rilassamento fisiologico e psicologico."

  • Il secondo aspetto riguarda l'importanza di disporre di aree verdi nelle città o nelle immediate vicinanze: metterle a disposizione degli abitanti significa promuoverne la salute fisica e mentale.

  • Il terzo aspetto riguarda il rapporto tra distensione e vigore: permettere al nostro organismo e alla nostra mente di staccare dalla moltitudine di iperstimolazioni artificiali e innaturali cui siamo sottoposti, per "distenderci" e immergerci nel verde, non solo ci permette di riequilibrarne le funzioni, ma anche di ricaricarci, letteralmente, di energia.

Quindi, appena puoi, passeggia in un'area verde e intensamente vegetata! Fallo per almeno un quarto d'ora, senza fretta, guardandoti semplicemente intorno. Ogni volta che puoi, approfitta per fare la tua pausa pranzo nel verde, concedendoti un quarto d'ora solo per te tra le piante, il cielo, la terra.

Per chi volesse approfondire, ecco la prima pagina con gli estremi della ricerca e l'abstract.

Un abbraccio verde e naturale a tutti!


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