Animali di Potere, Visioni Sciamaniche e Ampliamento di Coscienza

Quando la nostra storia ebbe inizio, non c’erano esseri umani, piante e animali; c’erano esseri che interagivano con altri esseri.

Roberto Calasso definisce quest’era “il regno della metamorfosi”; una dimensione storica, antropologica e di coscienza in cui cose, animali e uomini esistevano e si relazionavano in distinzioni mai nette e sempre provvisorie.

Ciò che era visibile era solo una parte, una forma, di ciò che vibrava, invisibile, annesso a quella forma.

In questa dimensione di confini labili tra esseri, la conoscenza degli esseri umani è stata una conoscenza metamorfica, legata alla disponibilità del conoscente di farsi trasformare dal conosciuto, e attraverso questa trasformazione, acquisire nuove consapevolezze e nuove modalità d'esistenza.

Coloro che ora vengono chiamati Sciamani furono tra coloro che si resero disponibili. Trance, Estasi, Possessione sono alcuni dei termini con cui cerchiamo di definire quei particolari stati di coscienza che lo sciamano attraversa (o da cui si lascia attraversare) per agire la conoscenza metamorfica.

“Là dove invece esiste un Io provvisto di compartimenti stagni e presunto padrone del suo recinto, né estasi né possessione sono più ammissibili. Ma al tempo stesso si restringe enormemente l’area del conoscibile, o anche solo dell’esperibile. Molti ne furono fieri, ma non è chiaro perché” (R. Calasso, 2016)


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Tali esperienze conoscitive metamorfiche vennero codificate attraverso immagini e racconti, cerimonie e rituali nel totemismo.

Sono gli animali, nei miti totemici, a creare il mondo anche per l’uomo. Sono loro, come sottolinea Ingold (1988), che definiscono il “disegno” della società umana e del suo ordine, sono loro a esserne responsabili.

“L’animale, in questo sistema di pensiero, è concepito come aiutante o come messaggero. Nella cerimonia della Tenda Tremante, un rituale divinatorio un tempo molto comune nel Canada subartico, lo sciamano chiamava a raccolta diversi aiutanti animali, impersonandone le voci e il carattere. Gli animali evocati portavano notizie e messaggi per il gruppo che assisteva al rito” (Francesco Spagna, 2018).

All’inverso, nella nostra concezione corrente, è l’uomo che deve amministrare gli animali, sfruttandoli come risorsa, prendendosi carico della loro sopravvivenza, o la responsabilità della loro estinzione. Sia Essere Umano che Animale sono incastonati in mondi diversi, incomunicabili se non attraverso relazioni univoche di cui l’essere umano è il solo protagonista.

Nelle culture native, totemiche e sciamaniche, animali e piante sono artefici di insegnamenti, fondatori e portatori di significati e principi ordinatori. Sono “entità” (spiriti) in grado di scuotere la coscienza umana e ampliarne i confini, per renderla capace di affrontare sempre meglio le sfide della Vita, e al contempo mantenendola nel campo armonico dell’equilibrio con la Natura.

In queste culture, attraverso la conoscenza metamorfica, sorgono le tradizioni degli Animali di Potere, degli Animali Totem e delle Piante Medicina.

“I Cree della Baia di James concepiscono la caccia al caribù in modo molto particolare. Tutti gli animali sono per loro “persone” e il caribù, così importante per la sopravvivenza degli umani, è considerato miichim, “persona-cibo”. Il suo concedersi come cibo agli umani è considerato un atto d’amore. La caccia viene rappresentata come un gioco amoroso, fatto di atteggiamenti seduttivi e di “avances”. Il caribù fa le prime mosse, mostrandosi, palesandosi a poco a poco, e dunque è al cacciatore prendere l’iniziativa (PRESTON R.1975: 222). Questa forma di intimità tra il cacciatore e la sua preda, viene espressa dai Kutchin (o wich’in) dell’Alaska in termini di affinità interiore e mescolanza corporea: “ogni caribù”, dicono i Kutchin, “possiede dentro di sé un pezzetto di cuore umano. Ogni persona umana possiede dentro di sé un pezzetto di cuore di caribù (SLOBODIN R. in HELM J. ed. 1981)" (Francesco Spagna, 2018).

Nell’era della Metamorfosi, alcuni esseri, quelli umani, riconoscevano con stupore e gratitudine di essere connessi ad ogni altro, e di essere letteralmente immersi in un oceano di potenzialità, capacità e poteri che altri esseri esprimevano e rendevano accessibili.

In questo particolare stato d'esistenza, cura e guarigione corrispondono alla capacità di procedere nel proprio cammino in perfetta armonia con l’Universo, cioè con questa grande “famiglia” di Esseri e con le Forze Invisibili, cioè con gli Spiriti e il Divino; tale armonia è ciò che conferisce potere personale, forza e comprensione.

Piante e animali esibiscono modelli di comportamento che, se colti ed elaborati, offrono messaggi di guarigione e di evoluzione personale.

Quando si evoca il Potere di un Animale o di una Pianta, si chiede di essere ricondotti alla completa armonia con la forza dell’essenza stessa di quella Creatura.

Se sciogliamo le gabbie incastonate dell’Io e della Mente Razionale, e ci apriamo al flusso e riflusso dell’Era della Metamorfosi, possiamo cogliere il dispiegarsi dell’infinitudine intorno e dentro di noi, e il presentarsi prezioso di insegnamenti che vibrano all’unisono con la nostra Anima.

Durante il Seminario esperienziale “Cura del Corpo e dell’Anima con la Natura - Primo Livello”, molti sono stati i segni ispiratori che hanno raggiunto ogni partecipante, sotto le spoglie di forme molteplici.

Corrispondenze e sincronie molteplici iniziano a filarsi e configurare nuovi significati, colti e risuonati da quella parte di noi che così poco lasciamo libera di esprimersi: la nostra Anima.

Lei è maestra del dialogo spirituale, perché da esso sgorga e di esso porta il sentire e il sapere.

Ha solo bisogno di un poco di spazio, di un poco di ascolto, da prepararle distraendo altrove il chiacchiericcio pesante della nostra mente razionale, sempre impegnata a calcolare, discriminare, giudicare, prevedere e controllare.

Ecco allora che il mondo si dispiega per ciò che è: una tela finissima di energie e connessioni mobili che fluiscono incessantemente, si donano, si incontrano, richiamandosi l’un l’altra, si offrono e trasformano, condensandosi ora in quella forma, ora in quell’altra. Si parassitano, anche, come accade nei casi delle Egregore, delle Forme Pensiero, dei Pendoli.

Lo scenario “materico e fenomenico” non è che la parte visibile di tale tessitura, come il Fungo è per l’Ifa.

La parte invisibile si articola invece attraverso risonanze ben più profonde, la cui percezione trascende i sensi ordinari e coinvolge tutto il nostro essere. Per trasformarlo, ampliarlo.

Muoversi nell’invisibile non è opera da poco, eppure è semplicissima.

Non è opera da poco perché la cultura in cui siamo immersi ce ne ha estraniato, e perché manchiamo completamente di punti di riferimento. Il rischio è di perdersi, rimanendo prigionieri dell’invisibile, dell’incantesimo. Ricordate i miti legati ai Cerchi delle Fate? I Cerchi disposti dalle Fate, in cui se un uomo entra rischia di rimanere in loro balia per tempi lunghissimi, e di uscirne già vecchio, solo e svuotato..... Ecco. Servono un Filo di Arianna, o una Guida….qualcosa che ci permetta di procedere gradualmente e di poter tornare, di poter connettere, di poter integrare.

Ma è anche opera semplicissima, perché ci appartiene da sempre, dall’Era della Metamorfosi, in cui gli Sciamani ne officiavano la Cerimonia e condividevano con la loro Comunità i tesori del viaggio.

L’Animale di Potere è dunque Animale-Spirito.

E’ Spirito che veste le sue spoglie, che si offre attraverso la forma e la sostanza di quell’Animale per portare un insegnamento.

E’ Animale fratello e messaggero, che ospita lo Spirito affinchè raggiunga l’esperienza dell’essere umano.


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L’insegnamento è accessibile attraverso due porte.

La prima è quella dell’accorgersi. Accorgersi del dono e della connessione. Questo è possibile solo se “molliamo l’ancora” del controllo. Solo se la mente razionale è distratta, o momentaneamente depotenziata.

La seconda è quella della comprensione metamorfica. E’ necessario farsi un po’ quel segno, quella pianta, quell’animale. Questa seconda porta può richiedere anche molto tempo. E’ una porta di conoscenza animica, e implica l’instaurarsi di una relazione tra noi e la specifica forma, pianta o animale che ci si è offerta come forma di Potere. Portare con noi qualcosa che la simboleggi può essere utile, come pure approfondirne l’osservazione e la conoscenza, fare esercizi di meditazione o immaginazione creativa per contattarne lo Spirito, eccetera.

Per la comprensione metamorfica, ricorda che “lui” (segno, pianta o animale) non comunica come te, quindi sii paziente, e fai tutto il possibile per instaurare un rapporto profondo di amore e rispetto con questo Essere.

Incontrare e conoscere i propri segni, e le entità che veicolano, siano essi oggetti, fenomeni, piante o animali, è un modo per disvelare le forze alleate altrimenti nascoste dall’iperrazionalità. Tale disvelamento permette l’integrazione, nel proprio campo di coscienza, di tali forze, e quindi la loro piena espressione nella vita quotidiana.

Con emozione e onore ho accettato il compito di aiutare chi lo desidera nella scoperta e nella lettura dei Segni, degli Animali di Potere, delle Piante Medicina e delle Driadi Arboree; con amore sono a disposizione di chi desidera incontrare in modo cosciente tali entità, e integrarle nella propria vita.

Lo faccio attraverso attività dedicate e personalizzate, individuali o in piccolo gruppo.

Se senti la necessità di maggiori informazioni, non esitare a contattarmi.

Primiana.