La Musica delle Piante

Durante le pratiche di Shinrin Yoku, sperimentiamo profondamente quanto il Bosco e la Natura siano, tra le mille altre cose, anche un mondo sonoro in costante mutamento. 
La valorizzazione di tale aspetto sensoriale che possiamo condividere con la Natura è uno dei principi base del "giardino sensoriale terapeutico", ormai divenuto una realtà anche presso alcuni prestigiosi centri di cura in Italia e nel mondo. La relazione fra il benessere degli esseri umani e il contatto con la natura è ormai stata chiarita da ricerche scientifiche autorevoli. Per questo i termini "Nature Therapy", "Medicina Forestale" e "Forest Therapy" sono ormai avvalorati dalla comunità scientifica per individuare l'insieme delle conoscenze, competenze e pratiche che li caratterizzano.

La natura è silenzio, dal nostro punto di vista, ma non è esattamente così: in verità la natura brulica di suoni: il rumore del vento, i ruscelli e altre migliaia di sussurri, grida più o meno dolci o spaventose. E’ abbastanza certo che i vegetali siano in grado di ascoltare suoni e rumori dell’ambiente sotto forma di vibrazioni, ma c’è chi si spinge ancora più in là, cercando di dimostrare come rami e foglie possano addirittura produrre suoni e anche vera musica. Le tradizioni ancestrali non avevano dubbi circa tali capacità delle Piante; nell’Antica Grecia si sosteneva che le piante potessero cantare precise melodie che l’uomo poteva ascoltare solo se disposto in un particolare stato emotivo. Oggi sono in molti a tentarne la dimostrazione scientifica, e le ricerche in neurobiologia vegetale hanno prodotto risultati importantissimi.


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Le piante possono sia percepire i suoni, esprimendo le proprie preferenze, che emetterne.

Già nell’Ottocento i botanici cominciarono a pensare che la salute delle piante potesse dipendere da molti fattori ambientali esterni. Non solo luce, freddo, caldo, ma anche rumori e molto altro. Luther Burbank, un famoso botanico e orticultore statunitense, è arrivato a stabilire come i vegetali siano in grado di percepire fino a 20 stimoli sensoriali differenti, tra cui i suoni.

Gli studiosi iniziarono a capire che le piante gradivano suoni in un range di frequenza tra 125Hz e i 250Hz, ma quale era la musica delle piante migliore per stimolarne la crescita? La risposta arrivò nel 1973 dalla studiosa canadese Dorothy Retallack, che nel libro The sound of music plants parlò delle sue scoperte. Descrisse una serie di esperimenti effettuati con compositori classici come Haydn, Beethoven, Brahms, Schubert e musica rock dei Led Zeppelin e di Jimi Hendrix.

Scoprì che le sue piante crescevano meglio con la musica classica e il jazz, il country aveva un effetto neutro, mentre con il rock era le piante stavano male come quando sottoposte ad un eccesso di acqua.


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Se ti piacerebbe affiancare alle pratiche di Shinrin Yoku la meditazione con la musica delle piante, il poterti lasciar andare alle loro vibrazioni sonore per coglierne i messaggi ancestrali e sottili, o semplicemente ascoltare il canto antico di una grande Quercia piuttosto che di un umile e generoso Mirto, ti aspetto
DOMENICA 10 APRILE 2022, dalle 11.00 alle 18.30 a Castellina Marittima, nel luogo dove vivo e lavoro, per condividere questa esperienza!

Oltre ad essere ascoltatori attenti e selettivi, le piante possono essere anche produttrici di suoni, e finanche di musica. Il suono delle piante è un mistero che comincia nell’antica Grecia e arriva fino ai giorni nostri. Un tema affascinante e un mistero che la scienza non ha ancora del tutto svelato, ma i primi esperimenti sul suono delle piante risalgono agli anni settanta negli Stati Uniti per una scoperta del tutto casuale.

In un laboratorio venne collegata una macchina della verità a una pianta in vaso invece che a un essere umano. In questo modo si riuscì a rilevare il movimento della linfa. Con l’avanzare della tecnologia speciali sensori sugli alberi hanno permesso di trasformare il movimento linfatico foglia-radice in segnali digitali. Per riprodurre il suono è bastato trasformarli in note e poi in musica attraverso dei samples musicali. Dopo un periodo di apprendimento le piante sarebbero in grado produrre suoni sensibili agli stimoli ambientali.

Nel campo della bioacustica dei vegetali sono stati fatti alcuni studi approfonditi sui meccanismi sensoriali che regolano lo sviluppo delle piante. Un esperimento con giovani piante di mais ha rivelato che non sarebbero solo in grado di percepire i suoni, ma anche di emettere a loro volta vibrazioni periodiche in risposta a stimoli sonori.

La comunità dei Damanhuriani crede profondamente a questa particolare abilità delle piante e ha realizzato un sistema elettronico per ascoltare la voce delle piante. Si tratterebbe di una specie di canto greco antico formato dalla successione di 4 suoni discendenti (tetracordi) compresi nell’intervallo di una “quarta giusta”.

Attraverso questo strumento, accompagno le pratiche di Shinrin Yoku con l'ascolto della musica delle piante con cui di volta in volta entriamo in relazione, rendendo possibile sperimenatre dal vivo l'emozione di poter percepire la vitalità e la sensibilità del regno vegetale.

La linfa pulsante delle piante

dalle radici raggiunge le foglie

 e diventa ....... Musica


Ascoltando la Musica delle Piante dal vivo, diventa più evidente la percezione che esse interagiscono con ciò che le circonda e quindi anche con gli esseri umani.

Le piante hanno un vero e proprio periodo di apprendimento, nel quale imparano a conoscere e interagire con l’apparecchiatura, con gli stimoli esterni e con l'operatore. Le piante che non hanno mai suonato normalmente passano i primi minuti di collegamento sperimentando l'ampiezza melodica, percorrendo scale ascendenti e discendenti, per poi scegliere una loro particolare ampiezza armonica ed un proprio carattere melodico.

Ascoltare profondamente la musica delle piante è un’esperienza indimenticabile: come la pianta collegata all’apparecchio capisce le tue intenzioni, si accorda con te e man mano che la musica fluisce avviene un interscambio di immagini musicali sottili. Tutto arriva là, in quella parte di te dove l’immagine non è ancora pensiero. E tutto avviene in quell'ampio campo di coscienza che costituisce la matrice originaria della Vita, alle radici delle vibrazioni primigenie.


Se ti piacerebbe affiancare alle pratiche di Shinrin Yoku la meditazione con la musica delle piante, il poterti lasciar andare alle loro vibrazioni sonore per coglierne i messaggi ancestrali e sottili, o semplicemente ascoltare il canto antico di una grande Quercia piuttosto che di un umile e generoso Mirto, ti aspetto
DOMENICA 10 APRILE 2022, dalle 11.00 alle 18.30 a Castellina Marittima, nel luogo dove vivo e lavoro, per condividere questa esperienza!



Info e prenotazioni: wa, sms e tg al +39 349 5508509

Ti aspetto!!!!

Con un grande abbraccio,

Primiana.