Shinrin'Yoku: il Bagno di Foresta
Il primo carattere dell'ideogramma giapponese, 森 , "mori", rappresenta tre alberi, e significa "foresta"; il secondo carattere, 林, "hayashi", rappresenta due alberi e significa "bosco"; il terzo, 浴, "yoku", rappresenta acqua che scorre, e significa "bagno". Bagno nella foresta.
Questo termine viene coniato nel 1982 da Tomohide Akiyama, direttore della Japanese Forestry Agency, affinchè possa essere usato alla stregua di "bagno in mare" e "bagno di sole": un'immersione totale nell'ambiente e nell'atmosfera della Foresta.
Con questo termine vengono indicati sia un Rituale che una
Pratica.
Il Rituale giapponese affonda le sue radici nello Scintoismo e nel
Buddismo Zen; è un Rituale di profonda comunione con la Natura, attraverso il
quale ci si fonde con la Natura e si ripristinano l'armonia e l'equilibrio con
il tutto. Il Rituale è la dimensione dell'Immersione Forestale che specifica un
particolare "stato d'animo", una particolare "disposizione di
Spirito" , un particolare "Stato di Coscienza", con cui ci si immerge, che progressivamente si amplia, e che la Foresta accoglie e
accompagna.
La Pratica è l'aspetto che negli ultimi 40 anni è stato studiato con
crescente attenzione, nel tentativo di comprendere se, come, e quanto le
"Immersioni Forestali" potessero realmente contribuire al benessere
psicofisico delle persone.
Le Immersioni Forestali erano e sono, infatti, talmente apprezzate dalle
persone che sembrava evidente ci fossero dei benefici tangibili e misurabili; a
questo scopo si è iniziato a fare ricerca scientifica su questa attività.
Gli esiti strabilianti delle ricerche svolte hanno reso questa pratica estremamente interessante, e lo Scinrin'Yoku è diventato in Giappone una vera e propria "medicina" prescrivibile dai medici.
Cara lettrice, caro lettore, ti rendi conto della rivoluzione? In molti casi, i Bagni di Bosco possono aiutare la nostra salute e il nostro benessere sostituendo integratori e medicinali chimici!
In tutti i casi, invece, fà solo bene! E non solo a noi, esseri umani, ma anche alle Foreste, ai Boschi, alla Natura, che possono essere visti non solo come risorse da cui estrarre cose, ma come meravigliose sorgenti di benessere e salute proprio per ciò che sono: boschi e foreste!
E il bello è che questa non è una novità. E' sempre stato così! Solo che....ce n'eravamo dimenticati, tutti impegnati a cementificare la qualsiasi, nati e cresciuti in ambienti artificiali, alla luce artificiale, in un'aria sempre più inquinata, e sempre più stressati da un habitat costruito per l'Economico e ad esso solo asservito (le nostre attuali città).
Gli scienziati hanno scoperto che quando passi un certo lasso di tempo, consapevolmente, in un ambiente intensamente vegetato, evidenzi una serie di effetti benefici misurabili.
Tali effetti variano in funzione delle caratteristiche dell'Immersione: modalità; durata; frequenza.
La quantità di risultati positivi
che le ricerche hanno evidenziato ha legittimato il termine di Forest Therapy,
o Medicina Forestale. Molti degli effetti ricercati attraverso le medicine
possono essere ottenuti attraverso percorsi di Medicina Forestale e Bagni di
Bosco.
Ma attenzione: non si tratta di fare una scampagnata, nè un trekking
escursionistico (per quanto anche queste attività siano quanto mai salutari),
ma di immergerti nel bosco profondamente, consapevolmente e con ogni tuo
senso. E' questa la chiave che permette i cambiamenti profondi rilevati
anche dai ricercatori. Attraverso questo tempo-spazio dedicato, che è al
contempo presenza e abbandono, i nostri canali percettivi inconsci e
involontari hanno il tempo di aprirsi e attivarsi, producendo i cambiamenti
positivi.
La dimensione spirituale giapponese in cui tale pratica affonda le sue radici,
trova memoria anche nelle nostre tradizioni Mediterranee, nonostante lo sforzo
utilitaristico adottato dall'Impero Romano prima, e quello distruttivo adottato
dalla Chiesa durante il periodo dell'Inquisizione, per cancellarne le tracce. I
Boschi Sacri, gli Alberi Sacri, gli Alberi Maestri, le Piante Medicina, la
notte di San Giovanni e centinaia di altre testimonianze ci raccontano il
profondo legame con il mondo vegetale che anche la nostra cultura nutriva. Ad
esse si affiancavano cerimonie sacre, rituali, racconti, offerte, simbologie e
misteri.
In tutte queste tradizioni, il presupposto è lo stesso: concedersi di prendere
le distanze dalla roboanza caotica del quotidiano, e raccogliersi con la
Natura, per riconnettersi alle sue energie ristoratrici e a sè
stessi.
La forma più semplice di Shinrin'Yoku, o Immersione Forestale, o Bagno di
Foresta, consiste nel camminare senza fretta in un'area intensamente vegetata e
ricca di alberi, per qualche ora o per un'intera giornata, lasciandoti
coinvolgere con tutti i sensi (anche quelli meno ovvi) da ciò che l'area emana
e in cui ti invita e ti avvolge: colori, odori, consistenze, sapori, forme,
suoni, giochi di luce e d'ombra, emozioni, visioni, intuizioni.....
Senza fretta, piano, come a lasciarti galleggiare nell'atmosfera del bosco, a
lasciarti portare dalle sue lievi correnti. Sostare quà e là, dove ti ispira,
per godere semplicemente di quello che c'è, per meditare, per fare un pò di
ginnastica dolce, per respirare profondamente.....per sentire. La Vita, la
Bellezza, la Meraviglia. E saziarti di questo sentire, così semplice, profondo,
potente e autentico, e allo stesso tempo così trascurato e invisibile nella
vita quotidiana.
Tali energie ci raggiungono attraverso i sensi, ma non solo. C'è qualcosa,
infatti, di molto più profondo nei Bagni di Foresta di quanto qualsiasi ricerca
scientifica possa rilevare.
Qualcosa che ha a che fare con le nostre memorie ancestrali, con la sorgente
stessa del nostro DNA, e che può svolgere un lavoro prezioso nella
deprogrammazione e nella liberazione dai condizionamenti. Qualcosa che chiamo
la Matrice Originaria.
Il fine ultimo di ogni Sapienza è la liberazione; dell'Io, del nostro Spirito,
della nostra Anima o della nostra Coscienza. E' incredibile come attraverso i
millenni, le molteplici tradizioni sapienziali che di epoca in epoca, di luogo
in luogo e di cultura in cultura si sono sviluppate, abbiano sempre questo come
scopo: la Liberazione.
Ma da cosa?
Da noi stessi. Da tutte le credenze, le convinzioni, gli schemi comportamentali
automatici, gli scopi inconsci, le emozioni parassite.....da tutto ciò a cui la
cultura di appartenenza ci addestra, sin dal modo in cui ci invita alla
nascita. Tale addestramento, funzionale all'organizzazione sociale produttiva,
confligge con l'organizzazione interiore autentica, con la Matrice Originaria.
Per questo, ad esempio, desideriamo la pace e ci scopriamo comunque rabbiosi,
invidiosi, ostili; desideriamo l'amore e non riusciamo a coltivarlo nel nostro
quotidiano; desideriamo un mondo più equo ma non sappiamo come; desideriamo la
serenità e continuiamo a indaffararci in compiti superflui e frustranti o a
rincorrere progetti e obiettivi illusori e distruttivi, agli antipodi della
nostra più autentica natura.
Il lavoro di pulizia e rigenerazione è sottile e quotidiano, perchè
quotidianamente siamo destinatari di nuovi addestramenti e di rinforzi alle
vecchie programmazioni.
Immergersi nel bosco, nella foresta, è anche questo: prendere le distanze dalla
pressione addestrativa e aprire un sentiero verso il Sè più autentico, verso
l'Origine, verso la Sorgente stessa della Vita cui attingere cristallinità ed
energia, consapevolezza e amore.
Come non commuoverti di fronte al dispiegamento di forme ed energie
meravigliose e impermanenti che incessantemente sono all'opera per Te e intorno
a te, nel cielo, sotto i tuoi piedi, tra i cespugli, tra le foglie,
nell'aria.....in un darsi perpetuo, continuo, inesauribile, instancabile.....?
Come non commuoverti nel sentire che ti riconoscono e Tu riconosci loro, e che
potete "parlare", comunicare, ad un livello così profondo?
Spero di incontrarti presto, se vorrai, e accompagnarti in questa profonda e
incredibile esperienza di rigenerazione, che è al contempo individuale, collettiva e cosmica.